Credito imposta investimenti mezzogiorno

Investire

Italia r&d crediti d’imposta

Calzature, copricapi, ombrelli, ombrelloni, bastoni da passeggio, bastoni da sella, fruste, frustini e loro parti; piume preparate e articoli fatti con esse; fiori artificiali; articoli di capelli umani

Macchine e apparecchi meccanici; materiale elettrico; parti di esso; registratori e riproduttori di suoni, registratori e riproduttori di immagini e suoni per la televisione, e parti e accessori di tali articoli

Secondo gli ultimi dati disponibili, l’Italian Trade Agency ha contato 12.743 imprese ad investimento estero in Italia nel 2015, queste aziende impiegavano 1.210.239 persone con un fatturato di 573,1 miliardi di euro.

Cambiamenti fiscali in Italia

Sono fondamentali la tenuta della sanità, il sostegno alle imprese e alle famiglie, gli investimenti con oltre 50 miliardi di euro in 15 anni e la salvaguardia del mercato del lavoro, con un focus specifico su giovani e donne. La legge di bilancio prevede importanti riforme, come l’assegno unico e universale per i figli (regime unificato di sostegno alle famiglie) e l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Si tratta di una manovra fortemente espansiva, pari a quasi 40 miliardi di euro in termini di indebitamento netto: circa 24 miliardi di euro provenienti dalle misure inserite nella Legge di Bilancio, più oltre 15 miliardi di euro di risorse del programma comunitario Next Generation.

Le risorse sono state stanziate per attuare la riforma fiscale e per il completamento del taglio del cuneo fiscale, entrato in vigore nel 2020. L’assegno unico per i figli e quello universale partiranno a luglio e la riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche entrerà in vigore dal 2022. Il sistema di reddito universale viene rifinanziato e il fondo “Most Deprived” viene rafforzato.

Per quanto riguarda le politiche del lavoro, ci saranno tre anni di decontribuzione al tasso del 100% per l’assunzione di giovani fino a 35 anni, così come per l’assunzione di donne, senza limiti di età. Altri 5 miliardi di euro saranno stanziati per finanziare e attuare l’esenzione del 30% dei contributi previdenziali e assistenziali versati dai datori di lavoro privati del Sud per i loro dipendenti. Un nuovo ammortizzatore sociale, l’Indennità Straordinaria per il Reddito e la Continuità Operativa (ISCRO), amplierà le tutele a favore degli iscritti alla partita Iva nella gestione separata.

Perché investire in Italia

Il 23 luglio 2019 si è conclusa la procedura di istituzione della Zona Economica Speciale Ionica. Essa interessa la Regione Basilicata, il Porto di Taranto e l’Aeroporto di Grottaglie, nonché le aree produttive di Taranto, Grottaglie, Melfi, Ferrandina e Galdo di Lauria.

È già la terza zona, dopo le ZES della Calabria e della Campania, creata in base alla legge n. 91 del 2017 sullo sviluppo urgente del Mezzogiorno. Essa mira a fornire una serie di strumenti di sviluppo per le regioni italiane meno sviluppate. Il programma di zone economiche speciali per il Sud Italia permette la loro creazione in aree portuali, dove gli investitori possono beneficiare di specifici incentivi fiscali e semplificazioni amministrative.

Incentivi fiscali in Italia per gli stranieri

La legge di bilancio 2021 ha introdotto un incentivo per le riorganizzazioni, prevedendo che in caso di fusioni, scissioni e conferimenti in natura, deliberati nel periodo 1° gennaio 2021 e 31 dicembre 2021, sia consentito alla società beneficiaria di convertire le imposte anticipate, anche non maturate in bilancio, relative alle perdite operative nette (NOL) e alla deduzione degli interessi figurativi (NID) in un credito d’imposta. Sono previste condizioni specifiche per usufruire di tali conversioni.

Per le imprese e i contribuenti esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni materiali diversi da quelli inclusi nell’allegato A della legge 11 dicembre 2016 n. 232, con un costo di acquisto non superiore a 2 milioni di euro e/o effettuano un investimento in beni immateriali diversi da quelli inclusi nell’allegato B della legge n. 232 del 2016, con un costo di acquisto non superiore a 1 milione di euro, è riconosciuto un credito di imposta pari a:

Per le imprese che investono in nuovi beni materiali inclusi nell’allegato A della legge n. 232/2016 (c.d. “beni 4.0”) sono previste diverse aliquote di beneficio in base al periodo d’imposta in cui l’investimento è realizzato e in base al costo di acquisizione. In particolare, se gli investimenti sono realizzati tra il 16 novembre 2020 e il 31 dicembre 2021, ovvero entro il 30 giugno 2022, a condizione che entro il 31 dicembre 2021 l’ordine di acquisto sia accettato dal venditore e l’acquirente abbia pagato una rata pari ad almeno il 20% del costo, il credito d’imposta è riconosciuto nelle seguenti misure:

Ciao, mi chiamo Coletta, amo i viaggi, lo sport e da 7 anni gestisco questa fantastica community, Santedespito. Siamo qui per risolvere i tuoi dubbi sulle formalità italiane. Andiamo!